La paziente di anni 25, trattata ortodonticamente in passato con apparecchiatura ortodontica fissa, si presenta alla nostra attenzione a causa della progressiva scopertura della radice dell’elemento 4.1, dell’aumento della sensibilità dello stesso e della difficoltà a mantenere una adeguata igiene orale domiciliare.
All’esame clinico si evidenzia una grave recessione gengivale dell’elemento in oggetto, associata a vestibolarizzazione della radice e contatto traumatico con l’antagonista per estrusione.
Presenta inoltre una contenzione fissa all’arcata inferiore, da 3.2 a 4.2, ripetutamente riparata e trasformatasi, per deformazione e bondaggio inadeguato, in un retainer attivo, che mediante una coppia di forze sull’elemento 4.1 ne ha provocato un torque radicolo-vestibolare incontrollato.
Il piano di trattamento ha previsto la rimozione del vecchio retainer, associata ad igiene orale professionale, e l’applicazione di una apparecchiatura linguale fissa mediante attacchi autoleganti i-TT? da 3.4 a 4.4, con l’obiettivo di allineare, livellare il gruppo frontale inferiore, eliminando il trauma occlusale, e correggere il torque radicolare di 4.1, per consentire il recupero di adeguate condizioni di salute parodontale e mantenibilità igienica. (Figg: 01-05)
Il bondaggio è stato effettuato con tecnica indiretta senza necessità di set-up preliminare.
Dopo l’applicazione degli attacchi emerge con evidenza la marcata ectopia della radice di 4.1.
E’ stato quindi inserito un arco preformato in nichel-titanio .014 (forma d’arcata large) all’interno dello slot occlusale, modellato con i corretti “in-out” tra canini e premolari e pieghe terminali distali antistress per mantenere la lunghezza d’arcata. A livello dello slot gengivale degli elementi 3.1 e 4.1 è stato applicato un sezionale preformato .014 (forma d’arcata small;a livello gengivale il perimetro d’arcata si riduce) e inserito nel tubo centrale degli elementi 3.2, 4.2, 3.3, 4.3, per generare immediatamente, già durante l’allineamento e il livellamento iniziale, una coppia di forze, a livello del gruppo frontale, più marcata sugli incisivi centrali, e conferire torque radicolo-linguale. (Figg: 06-09)
Ad 1 mese dal bondaggio si evidenzia il completo allineamento dell’arcata e l’iniziale modifica del torque radicolare a livello di 4.1. Mantenendo lo stesso arco occlusale di base .014 Ni-Ti large, è stata modificata l’applicazione del sezionale da canino a canino .014 Ni-Ti small, ora inserito gengivalmente sui 4 incisivi, per aumentare l’espressione del torque. (Figg: 10-13)
A distanza di 10 settimane è visibile l’iniziale riduzione della recessione gengivale a livello di 4.1 associata al ripristino del corretto torque radicolare dell’elemento in oggetto, ben evidenziato dall’immagine di profilo. Mantenendo sempre lo stesso arco di base, il sezionale gengivale viene modificato inserendo una piega di primo ordine di “in” solo per l’elemento 4.1, al fine di ipercorreggere il suo torque radicolo linguale. (Figg: 14-18)
Dopo 8 settimane, ovvero a distanza di 5 mesi e mezzo dalla rimozione del vecchio retainer e contestuale bondaggio linguale, la correzione ortodontica del caso è ultimata. Il trattamento ha richiesto l’utilizzo di 1 solo arco Ni-Ti .014 large e 1 solo sezionale Ni-Ti .014 small. La recessione gengivale vestibolare di 4.1 risulta notevolmente migliorata, insieme ad una apprezzabile riduzione della sensibilità dell’elemento stesso. In attesa della completa maturazione dei tessuti parodontali l’apparecchiatura linguale, molto ben tollerata dalla paziente, anche per quanto concerne l’igiene domiciliare, viene mantenuta in arcata come contenzione fissa, anche dato il fallimento del precedente retainer fisso. Verrà successivamente valutata la possibilità di ridurne l’estensione da canino a canino, contestualmente alla rivalutazione per una eventuale chirurgia parodontale, anche in merito alle esigenze della paziente. (Figg: 19-22)
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